Dr Sansoni Federico

Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia - OMCeO TS 4785

Micosi Cutanee

Lesione da micosi cutanea (CC BY-SA 4.0) Perfetto. Preparerò un trattato completo in HTML sulle micosi cutanee, lungo circa 20 pagine, con stile didattico e informale. Coprirà dermatofitosi, candidosi cutanea, pitiriasi versicolor e micosi opportunistiche, con focus dermatologico e cenni sistemici quando rilevanti. Il codice HTML sarà privo di simboli speciali (&, >, <) e non conterrà bibliografia. ```html

Micosi Cutanee: panoramica

Le micosi cutanee sono infezioni della pelle, dei capelli e delle unghie causate da funghi patogeni. Questi organismi comprendono dermatofiti, lieviti come Candida e Malassezia, e altri funghi opportunisti che colonizzano la cute cheratinizzata. Le micosi cutanee si manifestano con arrossamento, prurito, desquamazione e alterazioni di colore. Sono condizioni molto frequenti: esempi comuni sono il piede d’atleta, la candidosi delle pieghe e le tigne del corpo o del cuoio capelluto. Negli ultimi anni queste infezioni sono in aumento, per fattori come l’uso diffuso di antibiotici e corticosteroidi, l’abitudine ad ambienti caldi e umidi e l’aumento di persone immunodepresse. È importante riconoscerle e trattarle precocemente per iniziare la terapia adeguata, alleviare i sintomi e prevenire le recidive.

Classificazione

Le micosi cutanee si classificano in base all’agente eziologico principale:

Dermatofitosi

Le dermatofitosi, note anche come tigne, rappresentano il gruppo di micosi cutanee più diffuso. Gli agenti responsabili colonizzano il tessuto cheratinizzato e si classificano in specie antropofile (trasmissione uomo-uomo), zoofile (animale-uomo) o geofile (suolo-uomo). Le localizzazioni tipiche includono il piede d’atleta (tinea pedis) con desquamazione tra le dita e suola, la tinea corporis (lesioni anulare eritemato-squamose sul corpo), la tinea cruris (inguine), la tinea capitis (cuoio capelluto nel bambino con alopecia a “chiazze”), la tinea barbae (barba del maschio) e l’onicomicosi (infezione delle unghie delle mani o dei piedi). Le lesioni sono solitamente rotondeggianti o ovali, con bordi attivi eritematosi e centro più chiaro. Nei casi gravi o immunocompromessi i dermatofiti possono invadere il derma profondo provocando il granuloma di Majocchi.

Diagnosi

La diagnosi di dermatofitosi si basa sull’esame diretto microscopico del raschiato cutaneo o ungueale immerso in soluzione di idrossido di potassio (KOH): si visualizzano ife settate ramificate. La coltura su terreno Sabouraud con antibiotici consente di isolare e identificare il dermatofita. La lampada di Wood può evidenziare alcune specie di Microsporum (es. M. canis) con fluorescenza giallo-verdastra. Di solito la diagnosi è clinica confermata con esami, data l’aspetto caratteristico delle lesioni.

Diagnosi differenziale

Spesso le dermatofitosi vengono confuse con altre dermatosi squamose. In particolare, per le chiazze eritemato-squamose vanno considerati:

Candidosi cutanea

La candidosi cutanea è favorita da ambienti umidi e occlusivi. Candida albicans, commensale delle mucose, prolifera nelle pieghe cutanee (inguine, solco intergluteale, solco sottomammario, ascelle, tra le dita dei piedi). Ciò causa placche eritematose umide, spesso con piccole pustole satelliti ai bordi. È tipica la “candidosi del pannolino” nei bambini e la candidosi periungueale (paronichia) negli adulti. In soggetti diabetici o immunodepressi può coinvolgere larghe aree cutanee. L’eritema è vivo e macerato, e il prurito/bruciore è frequente.

Diagnosi

La diagnosi si conferma con l’esame microscopico del raschiato cutaneo o delle lesioni pustolose con soluzione di KOH: si vedono cellule ovali di lievito e pseudomicelio. La coltura su terreno Sabouraud con cloramfenicolo può identificare la specie di Candida. Il quadro clinico (lesioni umide nelle pieghe, fattori di rischio come diabete, obesità, antibiotici) orienta la diagnosi.

Diagnosi differenziale

Le dermatiti delle pieghe possono avere cause diverse. Da escludere:

Pitiriasi versicolor

La pitiriasi versicolor è un’infezione superficiale causata da lieviti lipofili del genere Malassezia (es. M. furfur). Compare come macchie rotondeggianti, leggermente squamose, di colore più chiaro o più scuro rispetto alla pelle normale. Le sedi tipiche sono il tronco, il collo e le spalle. Le lesioni possono fondersi a creare ampie aree pigmentate. Il prurito è solitamente assente o lieve. La malassezia prolifica in presenza di sudore e calore, per cui il problema si aggrava in estate e tende a recidivare.

Diagnosi

La diagnosi si ottiene con l’esame diretto al microscopio di squame prelevate con raschiato cutaneo in soluzione di KOH: si osservano numerosi lieviti ovali affiancati a brevi filamenti (“spaghetti e polpette”). La lampada di Wood evidenzia una fluorescenza giallo-verdastra caratteristica nelle aree affette.

Diagnosi differenziale

Vanno considerate altre cause di chiazze pigmentate:

Micosi opportunistiche

Le micosi opportunistiche si manifestano in pazienti con difese immunitarie ridotte (AIDS, trapianti d’organo, chemioterapia, terapie immunosoppressive). I funghi coinvolti sono ubiquitari nell’ambiente o commensali e comprendono Aspergillus, Cryptococcus, Mucorales, e forme profonde di Candida. Queste infezioni possono presentarsi inizialmente sulla pelle o raggiungerla per via ematogena, assumendo decorso severo.

Manifestazioni cliniche

I segni clinici variano a seconda dell’agente. Ad esempio:

È spesso necessaria biopsia cutanea con colorazioni speciali (PAS, Gomori) e coltura dal tessuto per identificare il fungo. È essenziale anche valutare le condizioni sistemiche del paziente, poiché queste infezioni invasive possono essere rapidamente letali senza terapia mirata.

Diagnosi delle micosi cutanee

La diagnosi delle micosi cutanee si basa sull’esame clinico integrato con accertamenti di laboratorio. I passaggi fondamentali sono:

Trattamento

Il trattamento delle micosi cutanee dipende dall’estensione e dalla sede dell’infezione, oltre che dall’agente in causa. Si distinguono due approcci principali:

Trattamento topico

I farmaci topici sono indicati per infezioni superficiali limitate. Tra i principali antifungini da applicare sulla pelle o sulle unghie ricordiamo:

I farmaci topici vanno applicati con regolarità (generalmente 1-2 volte/die) per il periodo prescritto e continuati almeno 1-2 settimane dopo la risoluzione delle lesioni per prevenire recidive.

Trattamento sistemico

La terapia antifungina orale è riservata a infezioni estese, persistenti o in sedi difficili (cuoio capelluto, unghie). I principali farmaci sistemici sono:

La scelta del farmaco orale considera l’agente, la sede dell’infezione e il profilo di sicurezza. È importante monitorare la funzionalità epatica con gli azoli e la terbinafina, e valutare le interazioni con altri farmaci.

Misure igieniche e comportamentali

Oltre alla terapia farmacologica, precauzioni igieniche aiutano a ridurre l’umidità locale e a prevenire reinfezioni:

Prevenzione e recidive

Le micosi cutanee tendono a recidivare se permangono fattori predisponenti. Per prevenire le ricadute è utile:

Considerazioni speciali

Alcune categorie di pazienti richiedono attenzioni particolari:

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